La qualità e la durata della vita dipendono da molti fattori, tra cui spicca anche l’attività fisica svolta con regolarità e costanza a qualsiasi età. Il rapporto stilato nel 2020 dall’OMS parla chiaro: dedicare almeno 150 minuti alla settimana al movimento permette di prevenire con successo diverse malattie cardiovascolari, cronico-degenerative e scheletriche, migliorando notevolmente la qualità della vita anche nella terza età.
Appurato questo, la domanda che ci si potrebbe porre è: quale attività fisica è più indicata per vivere meglio e più a lungo? Nei prossimi paragrafi approfondiamo la questione affidandoci a uno studio scientifico effettuato recentemente per rispondere a questa domanda.
Il rapporto Step Up! Affrontare il peso dell’inattività fisica in Europa, pubblicato a febbraio 2023 dall’OMS in collaborazione con l’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), ci racconta quanto l’attività fisica sia indispensabile per prevenire migliaia di morti premature.
L’aumento dell’esercizio fisico nella popolazione europea, infatti, eviterebbe entro il 2025 circa 11,5 milioni di nuovi casi di malattie non trasmissibili, inclusi 3,8 milioni di casi di malattie cardiovascolari, 3,5 milioni di casi di depressione, 1 milione di casi di diabete di tipo 2 e 400mila casi di tumori.
Questo importante traguardo è perfettamente raggiungibile praticando attività fisica entro i livelli minimi raccomandati dalle Linee guida dell’OMS:
almeno 150-300 minuti di attività fisica aerobica ad intensità moderata o almeno 75-150 minuti di attività aerobica ad alta intensità oppure, ancora, una combinazione equivalente di attività di intensità moderata e vigorosa per tutta la settimana; includere inoltre attività di rafforzamento muscolare di intensità moderata o elevate per tutti i gruppi muscolari almeno 2 volte a settimana, poiché forniscono ulteriori benefici per la salute.
Inoltre, uno studio recentemente effettuato su quasi 100mila soggetti ha rivelato che la combinazione di esercizio aerobico e di sollevamento dei pesi si conferma l’opzione con i maggiori benefici per aumentare la durata e la qualità della vita delle persone, riducendo le cause di mortalità del 40%.
Dunque abbinare l’allenamento della forza e della resistenza con quello aerobico è l’opzione migliore per mantenersi in forma e aumentare non solo la durata della vita riducendo le cause di mortalità, ma anche la qualità stessa della vita.
Un aspetto da non trascurare, dal momento che grazie ai progressi della medicina e della scienza l’aspettativa di vita in Europa si è alzata fino a 81 anni, ma in linea di massima la vita media trascorsa in salute è rimasta a 60 anni.
Questo binomio si rivela vincente poiché unisce gli effetti che entrambe le attività portano al benessere fisico e psicologico. Per attività aerobica si intende un tipo di lavoro che sottopone il corpo a uno sforzo a bassa intensità, ma protratto nel tempo in maniera continuativa per diversi minuti, come la corsa o il nuoto. Al contrario, l’allenamento con i pesi consiste nell’utilizzo di sovraccarichi (come il bilanciere, i manubri o il kettlebell) per introdurre nel movimento previsto dall’esercizio una resistenza da superare.
Per fare qualche esempio, se l’allenamento aerobico influisce positivamente sul miglioramento della flessibilità, della capacità e resistenza polmonare, l’attività fisica mirata allo sviluppo della forza è un vero e proprio toccasana per mantenere il cuore in salute e ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, oltre che prevenire le malattie cronico-detegerative.
Inoltre inserire entrambi gli allenamenti all’interno del proprio percorso di fitness è fondamentale per chi desidera perdere massa grassa: l’attività aerobica spinge l’organismo ad attingere alle riserve di zuccheri e grassi di deposito, abbassando anche i valori di colesterolo e trigliceridi, mentre le sessioni con i pesi aumentano il tessuto muscolare magro, contrastano la perdita della massa muscolare e permettono di attivare e accelerare il metabolismo e migliorare la sensibilità insulinica, per una corretta gestione dei nutrienti.
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